scrivania (16)

UTILITY

Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto

JOIN US

Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto

stemma_gai.svg (3)

Gruppi Archeologici d'Italia

FederArcheo

BMTA Paestum

Numphaeum Festival

Canale Whatsapp

Tesseramento

Contatti

AREA SOCI

Sede locale dei Gruppi Archeologici d'Italia

G.A.T.O.  Academy 

SERVICE

stemma_gai.svg (3)

Giornate nazionali di Archeologia Ritrovata

La Rotta dei Fenici

News

Calendario corsi online

scrivania (16)

facebook
instagram
phone
whatsapp

© 2025 - c.f. 93107520756 - P. Iva 05391310751   - info@terradotranto.org - privacy

I Gruppi Archeologici d'Italia

quote

Dove il passato riaffiora, la storia prende vita.

L'Associazione è stata fondata nel 1965 da Ludovico Magrini, unendo i Gruppi Archeologici già costituiti, come il GAR e il GAT (1963) con lo scopo di contribuire alla tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, a fianco delle Istituzioni.

Nel corso degli anni, migliaia di persone hanno scoperto l'importanza civica della partecipazione attiva, in sintonia con le locali Soprintendenze, per la difesa del territorio.

I Gruppi Archeologici d'Italia sono iscritti all'Albo delle Associazioni presso il Dipartimento della Protezione Civile.  Negli anni hanno svolto un ruolo importante nella difesa del patrimonio durante le calamità, con squadre operative a supporto degli organi di Pubblica Sicurezza. Tra i vari interventi ricordiamo l'alluvione di Firenze del 1966, i terremoti di Tuscania (1971), Friuli (1976), Irpinia (1980) Assisi (1997) e le alluvioni di Alessandria (1998) e Torino (2000)

scrivania (17)

La diffuzione nel territorio

474621108_1013433737492939_947101189129525643_n.jpeg

I Gruppi Archeologici sono diffusi su tutto il territorio italiano, contando oltre un centinaio di sedi locali per un numero di circa 40.000 soci. 

Tra gli associati possono esserci sia archeologic ed addetti ai lavori, i quali condividono la loro esperienza e professionalità soprattutto nel campo della divulgazione e della ricerca, ma anche cittadini provenienti da altri ambiti e discipline, accomunati dalla passione per la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio culturale italiano.

 

Il logo

scrivania (18)

Nel 1963, durante il primissimo intervento di pulitura di tombe etrusche nel territorio di Veio ad opera del neonato Gruppo Archeologico Romano, sotto la direzione di Ludovico Magrini, fu rinvenuto nel dromos il frammento di un foculus, ovver un braciere utilizzato per bruciare sostanze aromatiche. Sull'orlo del braciere era impressa nell'argilla cruda una decorazione raffigurante la scena di un guerriero, munito di lancia, ed in lotta con un cinghiale e un toro. Fu lo stesso Magrini ad avere l'idea di utilizzare quella scena come simbolo e logo dell'associazione, non tanto in base al suo significato marziale, quanto per la gestualità, che somiglia molto a quella di chi adopera una vanga. Inizialmente il cinghiale faceva parte del simbolo, ma successivamente la figura del guerriero è la sol rimasta nell'emblema dei Gruppi Archeologici d'Italia.